LA TRAMA DI SPIRITO SANTO E LE 5 MAGNIFICHE CANAGLIE
Il tenente Albert Donovan, detto Spirito Santo, scopre che i lingotti d'oro in partenza da Fort Phoenix vengono regolarmente fatti sparire e sostituiti con altri falsi. Mentre il bandito Diego d'Asburgo; che mirava ad impossessarsene, accusa del furto l'ufficiale, questi accerta che la sostituzione avviene nello stesso Forte, ad opera di un finto colonnello, John Mille, e dell'altrettanto falso sergente William Barrett. Vistisi smascherati, i due malviventi cercano di sbarazzarsi di Spirito Santo, che riesce invece a uccidere l'uno e l'altro e a recuperare l'oro. Nascosti i lingotti in casa del fratello, Donovan conduce un reparto dell'esercito contro la banda di Diego d'Asburgo, sterminandola. Si salva soltanto il capo, che raggiunge Spirito Santo - il quale, nel frattempo, ha riportato l'oro a Fort Phoenix -, in casa di Suomi, una giovane indiana di cui egli è innamorato. Il bandito sta per uccidere Donovan, ma il padre della ragazza interviene e lo fulmina.
RECENSIONE
E' un mediocre sottoprodotto del western all'italiana, fatto di luoghi comuni e di penosi tentativi di umorismo, in cui, peraltro, viene rispettata la tradizionale separazione tra "buoni" e "cattivi". Il film non ingenera, perciò, equivoci sotto il profilo morale; ma scene di violenza e alcune volgarità dei dialoghi motivano delle riserve. ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 73).
L'improbabile vicenda, ambientata in un'America facilmente riconoscibile negli sfruttati dintorni di Roma, si muove goffamente sul binario di un genere ormai consunto (il western "umoristico" all'italiana). L'irriverenza verso un nome della più alta sacralità, una scena in sede confessionale (sia pure con un falso sacerdote) e un'altra prolungata e grossolana, in una casa di malaffare, motivano la classifica. (Segnalazioni Cinematografiche).
INTERPRETI E PERSONAGGI DI SPIRITO SANTO E LE 5 MAGNIFICHE CANAGLIE