Intorno a una contadina prussiana, nel bel mezzo delle Alpi tirolesi, si schiera una frotta di servotte di facili costumi. Attorno a loro si muovono: un servo, invasore abituale di tutti i letti; un contadino impotente alla ricerca di un discendente; un "pappagallo" italiano con il suo borioso connazionale; uno scienziato lontano dalla realtà e altri figuri. Tutti costoro, quasi fossero morsi dalla tarantola, si agitano di continuo per casa, nel cortile per casa, nel cortile, in aperta campagna. Naturalmente non esiste storia e ogni scena è trionfo di libidine.