Semidei, il documentario diretto da Alessandra Cataleta e Fabio Mollo, racconta una storia straordinaria, iniziata duemila anni fa e riaffiorata nell’estate del 1972.
Due misteriose statue in bronzo che rappresentano due guerrieri, riemergono dal mare che costeggia Riace Marina in provincia di Reggio Calabria. Ribattezzati i Bronzi di Riace, i due guerrieri sono riconducibili alla Grecia Antica e sono rimasti sommerse per oltre due millenni.
Il documentario ripercorre, attraverso testimonianze e materiale inedito, le tappe della straordinaria vicenda ancora oggi intrisa di mistero. Le due statue si trovano nel Museo Archeologico di Reggio, ad oggi gli studiosi si interrogano sull’esistenza di altri bronzi non ancora ritrovati e su diverse incongruenze che mantengono vivo l’enigma attorno ai due guerrieri a cui mancano le lance e gli scudi.
I Bronzi di Riace vengono ritrovati il 16 agosto 1972 a 8 metri di profondità nel Mar Jonio, nello specifico sul litorale di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria. A segnalarne la presenza ai Carabinieri è Stefano Mariottini, un sub romano in vacanza.
Le due statue vengono in principio mandate all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, per essere poi definitivamente esposte nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, nell'ambito della 20° edizione delle Giornate degli Autori, sezione "Notti Veneziane".