Salvo D'Acquisto, film diretto da Romolo Guerrieri, segue le vicende di Salvo D'Acquisto (Massimo Ranieri), vicebrigadiere che sacrificò la sua vita offrendosi a un plotone di esecuzione tedesco per salvare dei civili. Tutto ha inizio dopo la sconfitta di Mussolini che dà il via alla lotta dei partigiani. Tra questi spicca Rubino (Enrico Maria Salerno), un socialista che vuole combattere ardentemente, scontrandosi con la strategia più mite di Salvo, che preferisce aiutare il popolo senza le armi. Tra i due si accende un aspro dibattito sul da farsi.
Le cose si complicano quando, in seguito allo scoppio di un ordigno, perdono la vita due soldati tedeschi. Per ripagare queste due morti, viene annunciato che venti uomini di Torre in Pietra dovranno essere fucilati. È allora che il sottufficiale si fa avanti per difendere la loro innocenza, ma i militari sono irremovibili: se non si scoprirà il nome del colpevole tutti saranno giustiziati. Proprio in quel momento D'Acquisto compie il gesto eroico che lo farà ricordare nel tempo…
Buona la ricostruzione storica e apprezzabile il tono concreto del racconto, che mette al riparo da eventuali tentazioni retorico-celebrative (P. Mereghetti - Dizionario dei film).
Il film racconta un fatto realmente accaduto nel 1943.