TRAMA ROXANNE
C.D. Bales, un uomo di cultura e di poesia, esercita la professione di pompiere-capo a a Nelson, una modesta località sciistica del Nordamerica. C.D. è perennemente infastidito per la deformità del suo enorme naso, sul quale non ammette scherzi. Quando giunge a Nelson la giovane e bella Roxanne Kowalski, per certe sue ricerche di astronomia, Bales se ne innamora. Ma la bella astronoma è attratta da Chris, un aiutante pompiere professionista, che Bales ha assunto nella sua pittoresca e maldestra squadra. Roxanne confida il proprio interesse per il giovane al capo-pompiere, verso il quale nutre stima e fiducia. Pur di esprimere in qualche modo la propria passione per Roxanne, Bales si presta al ruolo di consigliere dell'impacciato e timido Chris, fino al punto di scrivere per lui lettere d'amore all'astronoma e a parlarle a suo nome nottetempo dal buio del giardino sottostante l'abitazione di lei, con accenti teneri e poetici, favorendo così l'avvicinamento dei due giovani e realizzando quella che era stata la disperata aspirazione del romantico cavaliere Cyrano de Bergerac: "Tu sarai la mia bellezza, io sarò la tua anima".
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CRITICA DI ROXANNE
Gradevole trasposizione in chiave moderna del classico Cyrano de Bergerac. Questo film di Schepisi, pur lontano dalle finezze e dalla complessità romantica dell'epoca originale, ne ripropone, fra divertito e nostalgico, il tema di fondo, riuscendo forse a scalfire la superficialità e il pragmatismo di certo spettatore moderno con la complicità di trovate comiche abbastanza divertenti e della recitazione, tra l'umorismo e la malinconia, di Steve Martin. (Segnalazioni Cinematografiche) Prima volta di Cyrano in versione moderna. La regia è affidata all'australiano Fred Schepisi. C'è coraggio nel suo cimento ma anche un errore di calcolo: è davvero pretendere troppo voler far ridere e commuovere. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Una rielaborazione in forma di commedia del "Cyrano" di Rostand. Alcune trovate brillanti non riescono a nascondere la verità: Schepisi non ha niente a che vedere con la commedia, e Steve Martin pretende più di quanto può. (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv)
