Renato, giovane ex terrorista fuggito a Parigi alla fine degli anni '70, viene raggiunto da due suoi vecchi compagni e coinvolto suo malgrado in un tragico attentato tra le ramblas di Barcellona.
"Se per assonanza di temi e ambientazione possono affacciarsi alla memoria precedenti come "Il sospetto" di Maselli e "La guerra è finita" di Resnais, non c'è ombra di eroismo o solennità in "Roma, Paris, Barcelona" e i suoi personaggi non si lasciano amare neanche per un momento." (Paolo D'Agostini, La Repubblica) "Gli "anni di piombo" visti dall'interno; ad opera di due giovani esordienti, Paolo Grassini e Italo Spinelli, che intenzionalmente né vi partecipano né li giudicano, limitandosi a rappresentarli con distacco quasi gelido, ma con un senso alto del cinema." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)"Roma Paris Barcelona", è bene dirlo subito, non è un capolavoro. Ha diversi difetti: un debole intreccio narrativo e una cinefilia malcelata. Però i difetti non intaccano minimamente quest'opera originale, che si distacca vistosamente dal panorama del giovane cinema italiano." (Claudio Siniscalchi, La Rivista del cinematografo) "Girato in un irrinunciabile bianco e nero, il film pur senza pretese autobiografiche, trasmette un sentore di esperienze in qualche modo vissute. Sono stati d'animo che esulano dai comuni stereotipi e che i giovani interpreti, soprattutto Giulio Scarpati nel ruolo principale esprimono con assoluta verità." (Leonardo Autera, Il Corriere della sera)
VINCITORE NEL 1989 DEL PREMIO "VITTORIO DE SICA" E "ISCHIA".
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1992