Raffa, film diretto da Daniele Luchetti, è un documentario incentrato su Raffaella Carrà, una delle star italiane più note, nonché amate, all'estero. Con i 60 milioni di dischi venduti e tantissimi successi in TV, moltissimi film e tour internazionali. La Carrà è diventata nel corso della sua carriera un simbolo di libertà e uno dei baluardi italiani della parità dei sessi nel corso degli anni '70. Negli anni Ottanta è la regina della TV pubblica, mentre nel decennio successivo, i Novanta, diventa un'icona LGBTQ+, fino a essere consacrata come mito che va al oltre qualsiasi barriera culturale e generazionale. Il pubblico mondiale l'ha amata per oltre cinquant'anni, ma la Raffa internazionale è stata sempre un mistero difficile da decifrare.
Lontano dai riflettore, la Carrà è sempre stata una donna molto riservata, tanto da arrivare a essere gelosissima della sua sfera privata. La star ha lottato davvero tanto per affermarsi in un mondo di uomini, come quello dello spettacolo durante gli anni '70. Il film ripercorre non solo la sua carriera, ma anche la sua vita privata, sin dall'infanzia in Romagna e la sofferenza vissuta a causa dell'abbandono del padre, fino al flirt con Frank Sinatra, ripercorrendo tutti i suoi grandi amori, nonché il rimpianto per quella maternità mancata. Una vita, quella di Raffa, piena di amore e dolore, coronata da trionfi, ma con qualche successo, alcune crisi e la capacità di rinascere.
La vita personale e pubblica di un'icona della televisione, partita dalla riviera romagnola, esplosa poi in tutta Italia, in Spagna e in buona parte dell'occidente. Raffa è un lavoro di archivio e un omaggio in riverenza di Daniele Luchetti alla Carrà, ma anche alla Pelloni, il suo nome vero. Qualche lunghezza e ripetitività di troppo, in un lavoro di lusso per la riproposizione di materiale edito e inedito, meno per alcune interviste e scelte di messa in scena. Il personaggio è rivoluzionario e merita. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Raffa: leggi la nostra recensione completa del film.