TRAMA QUELLO STRANO CANE... DI PAPÀ
Grazie ad un sortilegio legato ad un antico anello, un giovane avvocato si trasforma in un cane ogni volta che viene letta una certa formula. Per il giovane procuratore, che ha mire politiche la situazione è davvero insostenibile perché la trasformazione avviene nelle circostanze più inopportune.
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CRITICA DI QUELLO STRANO CANE... DI PAPÀ
"Per quanto la formula dei prodotti 'Walt Disney' si attenga a uno schema ben preciso e si avvalga di elementi spettacolari più che collaudati e scrupolosamente dosati, ognuno dei film si fa apprezzare dal pubblico delle famiglie per l'originalità che i particolari avventurosi e umoristici acquistano in forza della 'trovata di base' che è sempre diversa. In questo caso, l'improvvisa trasformazione del signor Dnaiels in peloso e pittoresco cane parlante genera a sua volta delle soluzioni tecniche interessanti e delle scene di per se stesse esilaranti." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 84, 1978)"Seguito, diciassette anni dopo, di 'Geremia cane e spia' della ditta Disney. La farsa è di grana grossa, adatta ai bambini, ma non manca di spunti felici e di paesaggi gradevoli. Per bambini e non." (Laura e Morando Morandini, Telesette)
