Programmato per uccidere, film diretto da Dwight H. Little, segue le vicende di John Hatcher (Steven Seagal), agente speciale del dipartimento antidroga. Dopo la morte di un suo amico durante una pericolosa missione in Messico, John decide che è arrivato il momento di cambiare vita: torna quindi dalla sua famiglia a Chicago, dove ha intenzione di vivere in pace e lontano dalla violenza.
Tuttavia, Hatcher inizia ben presto a preoccuparsi per la dilagante diffusione di crack in città, una droga spacciata per le strade dalle pericolose gang di giamaicani capeggiate da Screwface (Wallace Basil), un pusher senza scrupoli che elimina senza pietà chiunque ostacoli i suoi affari e che si dice sia dotato di poteri paranormali.
Dopo aver saputo dell’arrivo a Chicago del temibile poliziotto Hatcher, gli scagnozzi di Screwface entrano in casa sua e feriscono la nipotina Tracy (Danielle Harris), che viene portata d’urgenza in ospedale in stato comatoso. A quel punto l'ex agente della narcotici decide di tornare di nuovo in azione per vendicare la propria famiglia e ristabilire l’ordine nella metropoli: hanno quindi inizio a una serie di duelli mortali che culminano con il faccia a faccia con Screwface, il quale nasconde un segreto sorprendente...
Una macchina di violenza e basta. Portata avanti da un regista anonimo Dwight H. Little, con l'unica preoccupazione di infittire la vicenda di momenti affannosi e concitati. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo) La monotona overdose di violenza schianta un film dietro il quale s'intuisce una mano ingegnosa e duttile, ma troppo esaltata. (Fabio Bo, Il Messaggero) Steven Seagal conferma di saper gestire con disinvoltura la propria silhouette e di essere consapevole di non poter fare altro che concentrare la recitazione sui movimenti corporei piuttosto che facciali. (Alberto Castellano, La Stampa) Il film è piuttosto confuso e ripetitivo e a poco vale il tentativo di tonificarlo con una ricca colonna sonora che presenta brani eseguiti da Peter Tosh, Kenyatta e altri. La regia senza personalità è di Dwight H. Little. (Giovanni Grassi, Il Corriere della Sera)
Le scene di di combattimento sono state eseguite da Steven Seagal senza l’uso di controfigure.
Steven Seagal è anche produttore della pellicola.
Il nome del personaggio Screwface prende ispirazione dall’omonima canzone di Bob Marley.
Attore | Ruolo |
---|---|
Steven Seagal | Hatcher |
Jeffrey Anderson Gunter | Nago |
Wallace Basil | Screwface |
Earl Boen | Dottor Stein |
Gary Carlos Cervantes | Little Richard |
Elizabeth Gracen | Melissa |
Terri Ivens | Ragazza N. 2 |
Al Israel | Tito |
Danielle Harris | Tracey |
Tracey Burch | Ragazza Sexy N. 1 |
Nick Corello | Nicky |
Leslie Danon | Ragazza N. 1 |
Tony DiBenedetto | Jimmy Gingers |
Richard Delmonte | Chco |
Tom Dugan | Paco |
Victor Romero Evans | Mesta |
Kevin Dunn | Roselli |
Dale Harimoto | Giornalista Tv |
Bette Ford | Kate Hatcher |
Matt Levin | Ragazzo N. 1 |
Wayne Montanio | Buttafuori Messicano |
Justin Murphy | Freddy |
Joanna Pacula | Leslie |
Michael Ralph | Monkey |
Joe Renteria | Raoul |
Elena Sahagun | Carmen |
Danny Trejo | Hector |
Arlen Dean Sydner | Duvall |
Philip Tanzini | Ragazzo N. 2 |
Peter Jason | Pete Stone |
David Keith | Max |
Rita Verreos | Marta |
Tom Wright | Charles |
Stanley White | Sceriffo O'Dwyer |