La guerra sta per finire, i tedeschi occupano la Francia e la Resistenza lavora con sempre maggior speranza di vittoria: ne fa parte orgogliosamente la giovane Susan Traherne incaricata dal Servizio Britannico di prestare la sua opera a Poitiers. Qui la giovane inglese incontra un conterraneo, Lazar partigiano anche lui, paracadutista in missione e se ne innamora. Ma l'amore dura solo una notte, poiché l'uomo deve partire per ragioni di Stato: a lei rimangono solo due originali gemelli d'oro che ripone con molta cura a perenne ricordo dell'amato. La guerra finisce e Susan passa da un'avventura sentimentale all'altra. Mentre si trova a Bruxelles con Tony, un ex partigiano sposato con figli, questi muore improvvisamente; conosce per l'occasione Raymond Brock, funzionario dell'ambasciata britannica con il quale inizia una contrastata relazione. Tornata a Londra dove ha un modestissimo impiego in un ufficio portuale, Susan fa amicizia con Alice Park, una ragazza libera e spregiudicata; prova altri lavori un po' più gratificanti nella pubblicità e come incaricata nel Comitato dei festeggiamenti per l'incoronazione della Regina. Desiderando un figlio Susan cerca di averlo con la collaborazione di Mick, un amico occasionale: ma non riuscendo nel suo proposito scaccia violentemente l'uomo (come un oggetto ormai inutile) che si era affezionato a lei. Susan è sull'orlo della pazzia, non sa più nemmeno lei cosa vuole dalla vita: viene ricoverata in clinica. L'amica Alice chiama allora Raymond col quale Susan aveva interrotto ogni rapporto. Egli accorre al suo capezzale e la chiede in sposa sperando di salvarla: ella accetta e va con lui in Giordania per lavoro. Ma il matrimonio è infelice: lei è costantemente in crisi per la malattia mentale che si riaffaccia; il marito è disperato perché l'Inghilterra sta perdendo prestigio nel mondo per la questione di Suez, e perché il suo capo, l'ambasciatore Darwin, si è dimesso. Susan finalmente prende coraggio e costringe il marito, dopo un'ennesima e violenta lite, a lasciare la Giordania. Tornano a Londra, ma la carriera di Raymond, anche "grazie" alle frequenti crisi isteriche della moglie, è irreparabilmente distrutta. Abbandonato il tetto coniugale, Susan ritorna alla sua vita vagabonda senza alcun ideale: ritrova Lazar, il suo "lontano" amore, ma è un altro fallimento, perché anche lui è deluso e sconfitto dagli eventi. Alla donna rimane solo il ricordo dei felici giorni della Resistenza in Francia dove la vita sembrava avere un senso nonostante la precarietà e la povertà.
Teoricamente un penetrante studio psicologico, ma in realtà un film insostenibile affidato alle lacrime di maniera di Meryl Streep. (Magazine tv)Questa figura di donna, felice solo durante la guerra e che la tranquillità e il benessere distruggono gradatamente fino a farla divenire una larva umana, è molto contradditoria.Il film risulta confuso e poco chiaro nel suo significato. I bruschi passaggi di situazioni (in Francia, in Belgio, in Inghilterra, in Giordania) sono troppo repentini e sfuggono alla spettatore che fa fatica a seguire gli eventi. L'opera sembra mancare di continuità e unità narrativa. La fotografia, la scenografia e l'interpretazione degli attori sono notevoli: la Steep soprattutto è eccezionale nel caratterizzare le mille sfaccettature della vita della protagonista con la sua mentalità distorta, i suoi atteggiamenti assurdi e paradossali, i suoi farneticamenti. La sua crisi esistenziale, il suo fallimento come donna rispecchiano la situazione dell'Inghilterra stessa. (Segnalazioni cinematografiche)
OPERA TEATRALE DI DAVID HARE
Attore | Ruolo |
---|---|
Meryl Streep | Susan Traherne |
Charles Dance | Raymond Brock |
Tracey Ullman | Alice Park |
Sting | Mick |
John Gielgud | Leonard Darwin |
Burt Kwouk | Sig. Aung |
André Maranne | Villon |
Ian McKellen | Andrew Charleson |
Sam Neill | Lazar |
Ian Wallace | Medlicoti |
Pik Sen Lim | Signora Aung |
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