Ex marine, divorziata e con un bambino morto nella memoria, Louanne Johnson con l'aiuto dell'amico e collega Hal Griffith ottiene un incarico di assistente per insegnare lettere in una scuola californiana diretta dal preside Grandey. Le viene affidata una classe, considerata la più difficile, perché composta soprattutto da chicanos di ambo i sessi, indisciplinati al massimo e menefreghisti: il loro leader è Emilio Ramirez, il più fiero e scostante, ma anche il più intelligente. La sfortunata Louanne si trova così in un vortice di teppisti, sbeffeggiata ed umiliata. Ma non demorde e cambia il programma scolastico davanti ad un muro di ostilità, cercando la chiave migliore - il pensiero di vari poeti ed il significato stesso della poesia - per aprire i cuori degli allievi. I ragazzi diffidano, vengono tutti o quasi da famiglie disastrate o assenti, sono poveri e sfiduciati, per cui i metodi pedagogici normali si sono rivelati insufficienti, se non falliti in partenza. L'insegnante usa tutti i mezzi - perfino lusinghe e piccoli premi - per fare breccia non solo nella simpatia e nei cuori, ma in menti che il sistema scolastico americano sembra ignorare. Improvvisamente un giorno Emilio viene ucciso in uno scontro con la polizia ed una delle alunne, Callie Roberts, rimane incinta. L'insegnante Johnson coglie il lato umano delle situazioni e partecipa al dolore e al disorientamento di tutti con la propria sensibilità ai fatti della vita, nonostante i richiami del preside Grandey e della amministratrice Carla Nichols. Ma il generoso e coraggioso piano di Louanne fallisce e lei lascia l'insegnamento. Forse però qualcosa di solido e positivo è rimasto in quei giovani sfortunati e sbandati: hanno capito che solo con la cultura potranno imboccare la strada del riscatto. La donna li ha compresi, si è interessata a loro, gettando semi preziosi e fruttiferi in condizioni ardue. Guardalo subito su Disney+
Divorziata e solitaria, Michelle spera insegnando di dare un senso alla propria vita e si beve i saggi consigli del grassone George Dzundza, bravo attore incastrato in un personaggio di servizio. Metter piede nella classe davvero "speciale" che le hanno affidato, è per la protagonista come entrare nella fossa dei leoni: ma è impossibile non prevedere che le belve diventeranno mansuete e correranno a mangiare in mano all'ispirata domatrice. Il trucco sta nell'attirare la loro attenzione, magari con una improvvisata lezione di karate; e poi promuovendoli tutti alla Don Milani, blandendoli, solleticando la loro vanità. Si arriva così a spiegargli la chiave di una canzone "Mr. Tambourine Man": sotto il velame Bob Dylan parla di un corriere della droga, un argomento che stuzzica i ragazzi; e già che siamo in tema di poesia, perché non tirare fuori quell'altro Dylan (Thomas)? Imbambolati a furia di cioccolatini e premietti, gli alunni ribelli finiscono per capire che il vero premio dello studio è "imparare a ragionare": va a finire che se togli i coltelli, gli abbigliamenti trucidi e le parolacce, ti ritrovi davanti al rifacimento del libro "Cuore". Senza contare che, nella seconda parte, la drammaturgia va proprio a spasso, la noia aumenta e il ragazzo bello, l'oppositore più coriaceo viene ammazzato e incredibilmente muore fuori-scena. Ho letto in una recente intervista che Michelle Pfeiffer si lamentava di aver scelto male alcuni film, di averne scartati altri che poi si sono rivelati ottimi: certo Pensieri pericolosi sembrerebbe dimostrare che la diva in ascesa non sa farsi allestire un veicolo funzionante artisticamente. (Corriere della Sera, Tullio Kezich, 10/2/96) Dello sceneggiatore Ronald Baff non si direbbe davvero che è uno degli autori, premiato dall'Oscar, del copione di Rain Man e il regista canadese John N. Smith sembra un mediocrissimo mestierante. Eppure questo film, che noi definiremmo un incidente di percorso per la Pfeiffer, ha incassato in patria la bella somma 85 milioni di dollari; e attualmente occupa il primo posto in Germania e Olanda e il secondo in Gran Bretagna e in Spagna. (La Stampa, Alessandra Levantesi, 12/2/96) Tratto da una vicenda vera, diretto svogliatamente dall'anonimo John N. Smith, Pensieri pericolosi è un film mediocre e un incidente di percorso per la Pfeiffer respinta con tutte insufficienze. Eppure il film, in patria, ha incassato miliardi. Merito forse della colonna sonora curata da Wendy & Lisa e dell'hit "Gangstàs Paradise", vendutissimo rap malinconico e struggente interpretato da Coolio. (Il Messaggero, Fabio Bo, 19/2/96)
REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1996
TRATTO DAL LIBRO "MY POSSE DON'T DO HOMEWORK" DI LOUANNE JOHNSON
Attore | Ruolo |
---|---|
Michelle Pfeiffer | Lou Anne Johnson |
George Dzundza | Hal Griffith |
Courtney B. Vance | Preside Grandey |
Robin Bartlett | Carla Nichols |
Bruklin Harris | Callie Roberts |
Beatrice Winde | Mary Benton |
Renoly Santiago | Raul Sanchero |
Wade Dominguez | Emilio Ramirez |
Lorraine Toussaint | Irene Roberts |