Irene e Howard sono due strani coniugi: lui uno scienziato cieco, che ha la mania di registrare su un nastro le parole della moglie pronunciate nel corso di sogni che appagano i suoi repressi desideri sentimentali; lei, oltre agli strani sogni, nutre del tenero nei confronti di Barry, il giovane avvocato che frequenta la casa. A mettere fine alle scene di gelosia tra i due interviene l'esplosione del gabinetto scientifico e la conseguente scomparsa del suo proprietario. Alla donna rimarrebbe l'ingente ricchezza e l'affetto dell'avvocato, se non continuassero gli strani sogni a dargli la sensazione della quasi presenza fisica del marito. I sogni, effettivamente, sanno un po' troppo di realtà e ripetono con troppa esattezza circostanze e luoghi tangibili. Alla fine Irene scoprirà il trucco di alcuni ignobili individui che volevano accaparrarsi le sue ricchezze.
Lo schema di base è vecchio come la storia del genere poliziesco. Il testimone di un delitto che diventa il bersaglio dei criminali. Lo svolgimento è altrettanto prevedibile, anche se condotto con efficace mestiere. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Una donna vede un delitto, ma non trova nessuno disposto a crederle: è una storia talmente vecchia da essere quasi d' O. C. E' non è un regista abitualmente televisivo come Freeman l'uomo capace di cambiare le carte in tavola. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)