Franz Borman è uno scienziato che, per via di ripensamenti sulla bontà della causa nazista, ha rallentato le ricerche per nuove armi ed è accusato perciò di sabotaggio. Il maggiore Skorch, delle SS, ha l'ordine di rintracciarlo e quindi di eliminarlo (vendetta quasi postuma in quanto la guerra è praticamente finita). Contemporaneamente, anche gli statunitensi ricercato lo scienziato per trasferirlo oltreoceano: Erika, la figlia di Borman, ridotta a fare la prostituta per sopravvivere, si mette a loro disposizione, essendo la sola in grado di riconoscere lo scienziato. Durante gli inseguimenti, trovano la morte alcuni americani e molti tedeschi. Eliminati i personaggi secondari, il maggiore Skorch, ridotto ad una allucinata macchina per uccidere, e l'americano sergente Cheeps, ricco di sentimenti e di coraggio, convergono verso il paesello di montagna dove s'è rifugiato Borman. Skorch vi giunge per primo e nella chiesa viene linciato da un gruppo di prigionieri civili, fra i quali lo scienziato. Sopraggiunge Cheeps, seguito da Erika: l'incontro fra Borman e la figlia è freddo e distaccato.