Un giovane compositore, che lavora per una Casa editrice di canzonette, è innamorato di un'onesta fanciulla, figlia di una povera vedova, e vorrebbe sposarla; ma la madre non dà il suo consenso. Essa vede con simpatia un giovane aristocratico figlio di un barone, che fa la corte a sua figlia, e lo crede un partito desiderabile, ignorando che il giovane è un libertino e un giocatore. Un vecchio professore; amico della madre; si prende a cuore la sorte del giovane musicista, e riesce a vincere l'opposizione della buona donna. I due giovani sono alla fine fidanzati; ma il giovane barone; furente per la gelosia, non esita a calunniare la fanciulla, dichiarando d'esserne l'amante. Il compositore abbandona la fidanzata e parte con una celebre cantante per un giro concerti in Argentina. La povera fidanzata, disperata, finisce con l'ammalarsi gravemente ed è presto in fin di vita. Il barone, preso nella morsa dei suoi vizi, un brutto giorno subisce un incidente d'automobile; raccolto morente, confessa a sua madre d'aver calunniato la fidanzata del musicista. La baronessa telegrafa al compositore, che accorre al letto dell'ex fidanzata per dirle il suo pentimento e il suo amore. La fanciulla guarisce, i due si sposano.
"Risaputo il soggetto, fiacca la realizzazione, sforzata l'interpretazione. Quindi, nulla di buono da segnalare". (A. Albertazzi, "Intermezzo", n. 9/10 del 31/5/1951).
Attore | Ruolo |
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Aldo Nicodemi | Barone Mario Drago |
Paolo Carlini | Roberto |
Anna Di Lorenzo | Maria |
Franca Marzi | Stella Paris |