Sospeso dal servizio per i suoi metodi poco ortodossi - ha freddato due evasi, al momento della loro cattura - il commissario Giorgio Caneparo decide di vendicare, agendo in proprio, la morte di un collega assassinato perché in procinto di scoprire una temuta banda di rapinatori. Riuscito a introdursi nel mondo della malavita, partecipa, come autista, a un sanguinoso colpo in banca organizzato da un uomo che si fa chiamare Padulo. Condotti i malviventi dopo una spericolata corsa per le vie di Milano nella sede stessa della Questura, Caneparo - sapendo che le gesta della banda facevano parte di un piano eversivo, mirante a favorire, seminando morte e paura, l'avvento di un regime autoritario - scopre che il presunto Padulo è, in realtà, un editore fascista di Bergamo che agisce a sua volta, per conto di qualcuno che si tiene nell'ombra. Con uno stratagemma, Caneparo riesce a dare un volto anche a quest'ultimo - si tratta addirittura di un alto funzionario di polizia - e, dopo aver respinto un suo invito a entrare nell'"organizzazione" eversiva, lo uccide.
"Inqualificatbile intruglio fantapolitico travestito da poliziesco del pessimo tuttofare Sergio Martino, che sui soliti truci e compiaciuti ammazzamenti costruisce un teorema eversivo così ridicolo da far impallidire il già comico golpe Borghese. Per fortuna a vegliare sullatraballante democrazia c'è l'ardimentoso Luc merenda,il Laurence Olivier di Marsiglia". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 luglio 2000)
- REVISIONE MINISTERO MARZO 1993.
Attore | Ruolo |
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Luc Merenda | Ten. Giorgio Caneparo |
Richard Conte | Padulo/ Dr. Salussoglia |
Silvano Tranquilli | Viviani |
Carlo Alighiero | Commissario Nicastro |
Martine Brochard | Maria |