In un vecchio castello, noto perché trenta anni prima vi era scomparsa misteriosamente la proprietaria, contessa Irene, si avventurano due ragazze. Un essere mostruoso se ne impadronisce e le uccide. Ciò avviene proprio nel giorno in cui arrivano al villaggio l'indiano Erebart, innamorato della contessa scomparsa che ha cercata inutilmente per anni ed il dottor Darnell. La giovane figlia di costui, Anna, ha strane allucinazioni, durante le quali si sente la contessa Irene e vive l'incubo di un'uccisione, colpevole della quale è un misterioso personaggio che, chiuso in un'armatura di ferro, scocca contro di lei un dardo mortale. Il dottore spera che, condotta sul posto del mistero, la figlia possa guarire. Essa guarirà infatti dopo aver corso pericolo di morte, con l'aiuto di un giornalista e dell'indiano, il quale può finalmente vendicare la morte di Irene.
"Ben curioso questo film [...] sul tema della reincarnazione in un'atmosfera che ricorda la scuola inglese dell'Hammer. Due sequenze abbaglianti in stile terrore: il doppio delitto d'uno gnomo all'inizio e soprattutto l'ultima bobina, nella quale l'azione si svolge nei sotterranei del castello maledetto [...]. Il resto del film è intelligentemente dosato di emozioni forti, ma purtroppo il budget della produzione non ha permesso al regista di conservare una continuità nella perfezione della sua messa in scena [...]". (R. Tabès, "Saison '64", Parigi, 1964).
TITOLO FRANCESE: LE MANOIR MAUDIT.