Un compositore, che circuisce una giovane allieva di conservatorio, viene ucciso da una cantante di caffè concerto mentre sta per uscire dal locale in compagnia della fanciulla. Al processo la cantante chiede di parlare a porte chiuse e dichiara ai giurati che ella è la madre della fanciulla che dovette lasciare bambina perchè contro di lei per colpa del compositore che le usò violenza, fu pronunciata sentenza di divorzio. Avendo visto attentare all'innocenza di sua figlia ella ha ucciso ed ora implora non la grazia ma che sia risparmiata alla figlia la rivelazione della propria identità. Riammesso il pubblico, la corte, senza rivelare i particolari della confessione condanna l'imputata al minimo della pena proponendola per la grazia.