Martin Eden si imbarca come marinaio su un piroscafo. La nave cade a pezzi e il suo comandante, un vecchio compagno di scuola di Martin con cui non c'è mai stato un buon rapporto, compie violenze e soprusi nei confronti dei suoi sottoposti. Martin ha letto molto e ha una spiccata predisposizione per la scrittura e ogni giorno annota sul suo diario ciò che avviene, comprese le angherie di cui lui e i suoi compagni sono vittime. Quando il comandante viene a conoscenza dell'esistenza del diario, lo sottrae a Martin con la forza. Solo l'intervento di un marinaio, che minaccia con una pistola il suo superiore, fa sì che il ragazzo rientri in possesso del suo manoscritto. Il giovane marinaio, però, viene condannato a dieci anni di reclusione per essersi ammutinato. Da quel momento, l'unico scopo della vita di Martin è rendere pubblico il suo diario e dimostrare così l'innocenza dell'amico. I suoi scritti, però, vengono sistematicamente rifiutati da ogni casa editrice. Solo quando, grazie a un racconto che ottiene un insperato successo, Martin diventa famoso, riesce a imporre all'attenzione della stampa il suo memoriale.
"Dal romanzo autobiografico e della personalità di Jack London ben poco c'è in questo film, che è una storia marinaresca, interpretata ed attuata discretamente." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 22, 1947)
romanzo "Martin Eden" di Jack London
Attore | Ruolo |
---|---|
Glenn Ford | Martin Eden |
Claire Trevor | Connie Dawson |
Evelyn Keyes | Ruth Morley |
Stuart Erwin | Joe Dawson |
Dickie Moore | Johnny |
Ian MacDonald | 'Butch' Raglan |
Frank Conroy | Carl Brissenden |
Rafaela Ottiano | Marie Sylva |
Pierre Watkin | Amos Morley |
Regina Wallace | Signora Morley |
Robert J. McDonald | Giudice |