TRAMA MANSFIELD PARK
Mansfield Park, film diretto da Patricia Rozema, segue le vicende sentimentali di una fanciulla inglese durante i primi anni dell’Ottocento.
La giovane Fanny Price (Frances O'Connor) proviene da una famiglia molto povera. Così i suoi genitori, per garantirle una vita più confortevole, la spediscono alla sola età di dieci anni a Mansfield Park, di proprietà del suo ricco zio Thomas Bertram (Harold Pinter). Lì la ragazzina fa amicizia con i cugini, in particolare con l’ultimogenito Edmund (Jonny Lee Miller), con cui stringe un rapporto molto stretto. Purtroppo Fanny sente di non essere benvoluta in quella casa, soprattutto a causa della zia materna, Mrs Norris, che la tratta più come una serva che come una nipote.
Gli anni passano e Fanny, ormai diciottenne, è diventata una splendida donna, intelligente, colta, con una fervida immaginazione e una mente acuta. Ciò attira l’attenzione dell’affascinante e ricco vicino Henry Crawford (Alessandro Nivola), figlio del pastore locale. Inizialmente l’uomo è solo in cerca di una fonte di divertimento, ma ben presto viene colpito dal carattere gentile di lei e se ne innamora, chiedendole la mano.
Spinta dallo zio Thomas ad accettare la proposta di matrimonio, Fanny delude tutti rifiutando l’offerta. La ragazza è infatti convinta di dover far valere la propria opinione e di dover valutare con attenzione le intenzioni del suo pretendente...
CRITICA DI MANSFIELD PARK
"Mansfield Park, tratto dall'omonimo romanzo di Jane Austen, è una collezione di personaggi ben riusciti e si ricollega ad un cinema più alto di quello che abbiamo visto negli ultimi tempi ispirato all'opera della Austen. (...) Un film interessante e piacevole in cui una regia moderna dimostra l'attualità non solo della storia e delle tematiche trattate, ma anche dei tipi femminili e maschili mostrati nel corso di questo piacevole film". ('Time Out Roma', 29 giugno / 5 luglio 2000)
