Felix Happer, presidente di una potente Società petrolifera del Texas, ha deciso di installare un colossale terminale per la raffinazione del greggio su un lembo delle coste scozzesi. Uomo ricco a dismisura, ma appassionato di astrologia, invia a Farness un giovane suo funzionario, con l'incarico di procedere ai contratti di acquisto dei terreni con gli abitanti del paesino e di restare, quindi, in stretto contatto con lui, dandogli notizie anche su ciò che andrà a vedere nella volta celeste (a quanto risulta ad Happer, le costellazioni sono favorevoli). Mac Intyre - dunque - parte, prende visione in Inghilterra del perfetto plastico predisposto dai tecnici della Società, incontra "in loco" Marina, una giovane ed esperta subacquea, anch'essa della Compagnia, specialista in fauna e flora sottomarina e, accompagnato da un altro giovane collega inglese, arriva a Farness. Le trattative cominciano, tutti gli abitanti sono favorevoli a vendere i propri terreni e intanto, nella breve attesa riconnessa con i necessari adempimenti, Mac Intyre (forse anche perché scozzese di origine) rimane sempre più sedotto dalla bellezza dei luoghi, dalla limpidezza del mare e dalla cordiale semplicità degli abitanti. Farness è un posto molto strano per lui, avvezzo alla vita di Houston, frenetica, ma di orizzonti ben limitati per un giovane dirigente che sembra respirare aria pura per la prima volta. Gli incontri sono interessanti (arriva anche un peschereccio sovietico) e Marina, in tuta subacquea, funge pure da sirena (ammiratissima dall'amico inglese) emergendo con conchiglie e coralli. Felix Happer, presidente di una potente Società petrolifera del Texas, ha deciso di installare un colossale terminale per la raffinazione del greggio su un lembo delle coste scozzesi. Uomo ricco a dismisura, ma appassionato di astrologia, invia a Farness un suo giovane funzionario con l'incarico di procedere ai contratti di acquisto dei terreni con gli abitanti del paesino e di restare, quindi, in stretto contatto con lui, dandogli notizie anche su ciò che andrà a vedere nella volta celeste (a quanto risulta ad Happer, le costellazioni sono favorevoli). Mac Intyre - dunque - parte, prende visione in Inghilterra del perfetto plastico predisposto dai tecnici della Società, incontra "in loco" Marina, una giovane ed esperta subacquea, anch'essa della Compagnia, specialista in fauna e flora sottomarina e, accompagnato da un altro giovane collega inglese, arriva a Farness. Le trattative cominciano, tutti gli abitanti sono favorevoli a vendere i propri terreni e intanto, nella breve attesa riconnessa con i necessari adempimenti, Mac Intyre (forse anche perché scozzese di origine) rimane sempre più sedotto dalla bellezza dei luoghi, dalla limpidezza del mare e dalla cordiale semplicità degli abitanti. Farness è un posto molto strano per lui, avvezzo alla vita di Houston, frenetica, ma di orizzonti ben limitati per un giovane dirigente che sembra respirare aria pura per la prima volta. Gli incontri sono interessanti e Marina, in tuta subacquea, funge pure da sirena emergendo con conchiglie e coralli. Il fascino, poi, sarà totale e irreversibile, quando si aggiungono una allegra festa locale e - addirittura - il privilegio di assistere a una stupenda aurora boreale. Ma sorge un ostacolo: il vecchio Ben Knox, che vive tutto solo e felice in una sgangherata baracca sulla spiaggia, si proclama proprietario di quest'ultima da ben quattro secoli e, poiché ci sta benone e diventare ricco altrove non gli interessa, dichiara che non venderà mai. Bloccate le trattative, non resta al bravo Mac che telefonare al Grande Boss. Happer pianta tutto e arriva di persona, calando con l'elicottero su di una piccola baia di sogno. Lui così aduso ai noiosi consigli di amministrazione è stato colpito dall'aurora boreale o dall'incontro cordiale ed umano con lo sconosciuto suo coetaneo Ben Knox? Non si farà più nessuna raffineria.
"E' una cosetta leggera, un parziale tributo alle ragioni ecologiche; un film, tutto sommato, prevedibile e decisamente troppo diluito. L'impianto narrativo c'è ed è chiaro, ma alti e bassi non difettano, con allusioni e divagazioni di scrittura che incidono sul mordente. Onestà vuole, tuttavia, che si dia atto al regista di una certa eleganza formale, mentre la sceneggiatura ricorre, qua e là (ma, purtroppo, terminando presto) anche a quel 'sense of humour' e a qualche piccola 'gag', che in un film di produzione inglese, sono normalmente attesi al varco e graditi. E anche se taluno volesse fare un riferimento al favolistico ed al poetico, non troviamo sinceramente che la gracilità e lentezza del film autorizzino a dire che farebbe male." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 97, 1984)
- BAFTA 1984 PER LA MIGLIOR REGIA.
Attore | Ruolo |
---|---|
Burt Lancaster | Felix Happer |
Peter Riegert | Mac MacIntyre |
Fulton Mackay | Ben Knox |
Denis Lawson | Gordon Urquhart |
Norman Chancer | Moritz |
Peter Capaldi | Danny Oldsen |
Rikki Fulton | Geddes |
Alex Norton | Watt |
Jenny Seagrove | Marina |
Jennifer Black | Stella Urquhart |
Christopher Rozycki | Victor |
Christopher Asante | Reverendo Macpherson |
John M. Jackson | Cal |
Dan Ammerman | Donaldson |
Tam Dean Burn | Roddy |
Kenny Ireland | Skipper |
Karen Douglas | Sig.ra Wyatt |
Sandra Voe | Sig.ra Fraser |
Charles Kearney | Peter |
Ecco tutti i premi e nomination BAFTA 1984