Karl e sua moglie Erzebeth vivono nel castello di un villaggio sperduto. I loro rapporti sono tesi e la donna si confida con la nutrice fattucchiera. Un giorno la serva Irina, pettinando la padrona, le strappa una ciocca di capelli e viene dalla stessa schiaffeggiata. Avendo la goccia di sangue caduta dal naso di Irina donata una straordinaria freschezza alla mano di Erzebeth questa, dalla nutrice, viene a sapere che bagnandosi nel sangue di ragazze vergini si manterrà sempre giovane. Si decide di agire per mezzo di Karl, votatosi volontariamente alla morte per agire in favore della moglie e nelle notti successive vengono immolate Irina, Nadia ed altre ragazze. Ma la tomba di Karl risulta vuota e la paura dei vampiri si diffonde. Erzebeth, impaurita vorrebbe fuggire, ma le autorità la murano viva e tagliano la lingua alla nutrice.
E' il solito film dell'orrore che, ben poco sostenuto da uno schema narrativo privo di credibilità e di nerbo, va a caccia di sensazioni forti e di immagini licenziose con cui fare digerire all'incauto spettatore la sua men che mediocre fattura. Le immagini, le situazioni e il sottofondo superstizioso rendono la pellicola del tutto condannabile. (Segnalazioni Cinematografiche).