Due sciagurati zingari, togliendogli dal cuore, per rubarla, la croce d'argento con cui era stato ucciso, riportato in vita un uomo-lupo, il conte Wallstein. Attribuendo la morte di una donna, vittima del resuscitato, ai lupi, agli abitanti del villaggio decidono di compiere una battuta notturna, alla quale partecipano, tra gli altri, figlio del giudice, Rodolfo, la contessina Jascin, la sua compagna d'infanzia, e un giovane polacco, Waldemar. Rimasto solo nell'oscurità, Rodolfo viene aggredito dal conte Wallstein, ma Waldemar lo salva, riuscendo a conficcare in petto all'uomo-lupo, una croce d'argento. Purtroppo, nella lotta per sopraffarlo, il mostro ha ferito il generoso giovane, contagiandolo irrimediabilmente. Sapendosi condannato a diventare, nelle notti di plenilunio, un secondo Wallstein, Waldemar chiede a Rodolfo, unico a conoscere la terribile verità, di impedirgli di far del male e di imprigionarlo nei sotterranei di un monastero. Innamorata di Waldemar, Jascin scopre il suo segreto, il suo rifugio e l'indirizzo di un medico, Mialov, specialista in vampiri. Giunto sul posto in compagnia di un'avvenente signora, lo scienziato, che altri non è che il principe delle tenebre in persona, anziché prendersi cura del povero Waldemar si preoccupa di ridurre in suo potere, con arti magiche, Jascin e Rodolfo. In condizioni normali, Waldemar intuisce quel che sta accadendo e uccide la compagna di Mialov, poi, trasformatosi in lupo, elimina il falso medico, consentendo così a Rodolfo e a Jascin di tornare ad essere due individui normali. Dietro la suppliche di Waldemar, Jascin colpisce al cuore, con un proiettile d'argento, l'infelice giovane, liberandolo per sempre dalla sua maledizione.