Monica, una ragazza svedese, fidanzata con Ingmar, un giovane architetto, vuole accertarsi, prima di sposarlo, se il rivedere un uomo da lei molto amato, il giovane veterinario francese Jean-Piere Aubert, le sarà indifferente o riaccenderà la vecchia passione. Mario da tre mesi di Pauline, professoressa in un liceo di Poitiers, Jean-Pierre si sottomette volentieri a l'esperimento voluto da Monica, che comporta quarantotto ore di assoluta libertà per entrambi. Di diverso avviso, però. È sua moglie, che indagando nel passato di Monica scopre la ragione che aveva, a suo tempo, spezzato il legame con Jean-Piere: un insegnante, il professore Maseauillac, l'aveva violentata. Continuando fino in fondo il loro esperimento, Monica e Jean-Pierre si amano: Pualine, per colpire il marito, si concede a Masseauillac. La reazione di Jean-Pierre è violenta, ma non muta la situazione. Allo scadere delle quarantotto ore, mentre Ingmar torna da sola in Svezia, Monica e Pualine se ne vanno insieme.
