Una giovane signora, Mary Berg, comproprietaria con la vecchia zia Anna di un atelier di moda a Stoccolma, è perseguitata da uno sconosciuto che, dopo aver ucciso per errore, un'altra donna, in sua vece, tenta successivamente di strangolarla (un imprevisto gli impedisce di compiere l'opera), poi la terrorizza attraverso il telefono e con altri espedienti. D'accordo con la polizia, ella mette in atto allora uno stratagemma per catturare il colpevole, ma senza esito. Una sera, ormai sull'orlo della pazzia, Mary scoprendo che la zia Anna è stata assassinata, sviene accanto al cadavere e al risveglio trova Peter, il marito, che le attribuisce la responsabilità del delitto. In realtà Peter - d'accordo con suo fratello (lo sconosciuto) - è autore della diabolica macchinazione (ordita per ereditare i beni della moglie) ma la polizia giunge in tempo per impedirgli, mentre sta inscenando il suicidio di Mary, di realizzare il piano criminoso.