In un piccolo paese della Svizzera, due giovani fidanzati, Amina e Alvino, stanno per celebrare il loro matrimonio. Lisa, essendo innamorata d'Alvino, ne soffre. Nel frattempo giunge in paese il Conte, nuovo proprietario del castello, che va ad alloggiare nell'albergo di Lisa. Amina, che va soggetta a crisi si sonnambulismo, entra di notte, in preda ad una di queste crisi, nella stanza del Conte. Lisa ne approfitta per mettere in cattiva luce Amina; essa dà l'allarme e calunnia Amina. Questa viene accusata pubblicamente dal fidanzato, che la chiama infedele e si promette a Lisa. La povera Amina ne soffre crudelmente e la sua pena desta la pietà del Conte, che interviene in suo favore e riesce a convincere tutti della sua illibatezza. Lisa sarà punita della sua perfidia, mentre i due innamorati vedranno tramutarsi in realtà il loro sogno.
"Come tutti i film che riproducono opere liriche, anche questo soffre di staticità e di scarsi pregi cinematografici. Ma ha il merito di essere stato trattato con una certa sobrietà, anche per quanto riguarda il gestire e la recitazione degli interpreti". (A. Albertazzi, "Intermezzo", n. 9/10 del 31/5/1952).
CON LA PARTECIPAZIONE DEL CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA. MUSICA DIRETTA DA GRAZIANO MUCCI. CORO DELLA RAI DIRETTA DA GENNARO D'ANGELO COSTUMI: FERRONI
OPERA OMONIMA DI VINCENZO BELLINI
Attore | Ruolo |
---|---|
Alfredo Colella | Alvino |
Gino Sinimberghi | Il Conte |
Franca Tamantini | Lisa |
Paola Bertini | Amina |