A causa della morte del padre Gustavo Adolfo, avvenuta in battaglia, Cristina diviene regina di Svezia mentre è ancora bambina. Divenuta adulta, la governante svedese rifiuta il matrimonio consigliatole dalla corte preoccupata di avere un naturale erede ed evitare le probabili lotte per la successione; e, pur frequentando di preferenza l'amica Ebba, Magnus de la Garde amante della stessa e il cugino Charles, governa da sola. Dopo un lungo periodo di crisi, Cristina abdica in favore di Charles e, abbandonato il protestantesimo, si dirige a Roma per mettere la propria conversione nelle mani del Papa. Il collegio dei Cardinali, preoccupato per le notizie scandalistiche sulla condotta della regina nel corso del viaggio di un anno attraverso l'Europa, incarica il Card. Azzolino di esaminarla prima di concederle l'udienza pontificia. Cristina e l'alto prelato si frequentano a lungo e, dopo una serie di comprensibili schermaglie, si capiscono. Tuttavia, anche se in misura ben diversa rispetto alla malignità che si son messe in circolazione, i due si sentono reciprocamente attratti. L'agonia del Santo Padre richiama all'ordine i due innamorati che riprendono il rispettivo posto
LAVORO TEATRALE DI RUTH WOLFF