Un mendicante rapisce il figlio del marchese di Tyndal e crescendo diventa un pericoloso bandito. La sua fidanzata avida di denaro lo consegna al padre che lo farà rinchiudere in una prigione d'acciaio. Quando il marchese muore, il figlio riesce ad evadere, ma nella fuga verrà investito da un treno.
Un solo effetto si propone: tenere desta, più che mai desta, l'attenzione del pubblico (stavo per dire "popolo"), e stupire con trovate più o meno originali e sapienti.Olleia (corr. Da Catania) in "La Cine-Fono la Rivista Fono Cinematografica", Napoli, n. 290, 12 settembre 1914