LA TRAMA DI LA FABBRICA DELL'IMPREVISTO
Il conte Alberto, giovane e simpatico rampollo di una aristocratica famiglia e fidanzato contro voglia alla cugina Geltrude, capita in una sala di riprese cinematografiche - allora agli albori - e si innamora di una diva. Il conte invita gli artisti ad un ricevimento a casa sua e per dare ad essi un saggio della sua fantasia, inscena, con l'aiuto di due vagabondi, una rapina a mano armata, spogliando dei gioielli tutti gli invitati. La sua intenzione era di restituire la refurtiva a scherzo ultimato, ma per un seguito di circostanze non può metterla in pratica e si trova, con spavento, ad essere sospettato come ladro sul serio. Alla fine, dopo varie comiche vicende, tutto si accomoda, il conte sposerà la diva e Geltrude verrà iniziata alla nuova arte da un intraprendente divo.
RECENSIONE
"[...] Jacopo Comin ha messo più precisione ed umore nella rievocazione del primo antiguerra che fa da sfondo e da lubrificante ironico al film, che nella comica messa a punto e movimentazione delle avventure in se stesse. Maurizio D'Ancora che è l'eroe ideale di questi imbrogli amatori specialmente se ambientati in quel tempo, è il contino in cerca d'emozioni. Vera Bergman è, con sentimentale compunzione, la diva e Nerio Bernardi, con impressionante coincidenza fisica e mimica, il divo del "muto" (...)". (S. De Feo, "Il Messaggero", del 13.06.1943).
CURIOSITÀ SU LA FABBRICA DELL'IMPREVISTO
IL FILM E' STATO GIRATO NEGLI STABILIMENTI DI CINECITTA'.
SOGGETTO DI LA FABBRICA DELL'IMPREVISTO
TRATTO DALLA COMMEDIA "QUELLO CHE NON T'ASPETTI" DI LUGI BARZINI E ARNALDO FRACCAROLI
INTERPRETI E PERSONAGGI DI LA FABBRICA DELL'IMPREVISTO