Anna è una giovane tossicodipendente, amante di Leopardi e Omero, che lascia il suo paese sulle Madonie per andare a vivere a Palermo con Pino, uno spacciatore. Dopo che Pino viene catturato e messo in prigione, Anna se ne torna nel suo paese e decide di smettere di bucarsi.
Dalle note di regia: "Il mio primo film, 'La Donzelletta', iniziava dalla fine, raccontando la transizione già avvenuta, la desertificazione della realtà del mondo contadino sostituito da un panorama di solitudine. L'idea di procedere in questo modo era presente già in partenza. Amo la circolarità perchè credo che sia una delle condizioni filosofiche dell'esistenza: niente in natura è lineare, tutto, anche nel mondo fisico e matematico, procede per ellissi. Quasi sempre c'è un punto di arrivo. 'La donzelletta' è costato sedici milioni, che erano, poi, i costi vivi della pellicola, dello sviluppo e della stampa".