TRAMA BREVEAmbientato tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, il film narra l'ascesa e la caduta di Irina nel momento storico più importante del dopoguerra. Irina, giovane e bella ragazza di un piccolo paese dell'Unione Sovietica approda a Mosca alla ricerca di una vita migliore, dopo il naufragio di un matrimonio precoce. Diventa modella per la casa di moda più importante dello Stato ed entra nel giro delle "persone che contano", conosce Ksiuscia, un'aristocratica che la introduce nel circolo dei privilegiati protetti dalla Nomenklatura e s'innamora di Vladimir, celebre scrittore e maggiore esponente della cultura sovietica. Vladimir, che è più anziano di lei ed è sposato con la figlia di un importante personaggio politico, nonostante ami Irina, vuole tenere nascosta la loro relazione. Il desiderio di Irina di rendere pubblico il loro amore sarà la rovina di entrambi ma la piccola ragazza di provincia diventerà a sua insaputa una sorta di martire, il simbolo di una Russia che sta cambiando. TRAMA LUNGATra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, Irina Tarakanova, bellissima ragazza proveniente da una lontana città dell'Unione Sovietica, raggiunge Mosca. Ben presto, frequentando Victor, direttore generale della casa di mode, e Xenia, raffinata donna che viene da Parigi, Irina si afferma come indossatrice e protagonista della vita mondana. Poco dopo Irina conosce e si innamora, ricambiata, di Vladimir Serghevic, scrittore famoso e esponente ufficiale della cultura di potere. La loro passione provoca scandalo: Serghei è sposato, il governo non vuole guai, e anche il figlio di lui si ribella e prende a male parole Irina. Sembra tutto inutile, fin quando il figlio dice al padre che la ragazza è andata a letto anche con lui. Serghei ha un colpo e muore d'infarto. Ora Irina, rimasta sola, è indifesa, viene calunniata come lesbica, si rifugia nell'ambasciata cubana, comincia a rappresentare un problema per il KGB e per il potere sovietico ormai declinante. Più avanti due amici la chiamano per partecipare ad un film sulla 'libertà'. Lei va sul set. Quando arriva il momento di girare la scena centrale, arriva la polizia. Irina non fa in tempo a valutare la situazione. Partono dei colpi, e lei si accascia a terra morta.
"'Russian Beauty'. Il film nero sul comunismo. Delirante pellicola che piacerà a Berlusconi: i 'rossi' son falsi e corrotti, lei suo malgrado un'eroina del malessere. Per la prima volta il regista Cesare Ferrario varca le porte del Cremino. Già culto". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 11 maggio 2001)
- PRIMA COPRODUZIONE ITALO-RUSSA DESTINATA AL MERCATO INTERNAZIONALE.- LA SCENEGGIATURA E' NATA DALLA COLLABORAZIONE, IN CAMPO TEATRALE, RADIOFONICO E TELEVISIVO, IN RUSSIA E IN ALTRI PAESI EUROPEI, TRA FERRARIO E EROFEEV NATA NEL 1992.- CON QUESTO FILM PER LA PRIMA VOLTA LA MACCHINA DA PRESA HA VARCATO LE PORTE DEL CREMLINO.
dal romanzo "Russkaja Krasavica" (1989) di Victor Erofeev considerato il caposcuola della letteratura dopo-Perestrojka
Attore | Ruolo |
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Ralitza Baleva | Irina Tarakanova |
Igor Kostolevskij | Vladimir |
Angelo Maresca | Anton |
Ivana Monti | Zinaida |
Anna Molchanova | Ksiuscia |
Edoardo Agnelli | Dato |
Leonid Nevedomsk | Il generale |
Tatiana Kabanova | Polina |
Giovanni Sorenti | Colonnello Dugarin |
Dimitri Zebrov | Il nonno |
Andrea Prodan | Carlos |
Marcello Catalano | Egor |