LA TRAMA DI L'ULTIMO SCUGNIZZO
Un giovanotto napoletano, che ha sempre vissuto di espedienti, alla notizia che tra qualche mese diverrà padre, decide di cambiare esistenza e di sistemarsi per poter innanzi tutto sposare la madre di suo figlio e formarsi una regolare famiglia. Riesce a farsi assumere come uomo di fiducia da un avvocato; e sa così bene districarsi da sistemare, in breve tempo, non soltanto le pratiche legali a lui affidate, ma anche le situazioni più o meno equivoche e pericolose nelle quali quasi tutti i componenti la famiglia dell'avvocato, si erano coinvolti. Intanto il bimbo sta per nascere e, dopo una pausa drammatica in cui si teme per la vita della madre, tutto termina felicemente e tutto si regolarizza con il matrimonio.
RECENSIONE
"E' un film un po' pallido, un po' generico. Le persone non hanno vera consistenza, e la storia è di un broghesismo scialbo come un lunedi'. V'è l'ultimo scugnizzo, è vero - ma perchè l'ultimo? perchè scugnizzo? - e quest'ultimo scugnizzo è Raffaele Viviani. Grande attore, senza dubbio. Ma dovrebbe parlare in dialetto, perchè quando parla italiano la sua voce non riesce a trovare le giuste intonazioni. Raffaele Viviani è costituzionalmente un dialettale, e non deve tradire la sua natura. (...)". (L. Chiarelli, "Film", n. 7, 18/2/1939)
INTERPRETI E PERSONAGGI DI L'ULTIMO SCUGNIZZO