Il padrone di un castello viene trovato morto nel proprio studio dopo una notte burrascosa. Dal tiretto della sua scrivania mancano 900.000 franchi, che vi erano stati rinchiusi la sera avanti; né si trova il testamento che egli aveva anche redatto la stessa sera. La polizia subito sopraggiunta sul luogo inizia le indagini, che si presentano quanto mai difficoltose, perché quasi tutti i presenti nel castello sono sospettabili. Alla fine si può accertare che fu il nipote del morto a introdursi furtivamente nel castello durante il temporale per asportare la vistosa somma. Il vecchio castellano, che soffriva di cuore, fu colpito da una sincope, nel sorprenderlo a rubare. Il più giovane degli ispettori di polizia conclude le indagini fidanzandosi con la pupilla del compianto castellano, la quale ne diviene, in base al testamento ritrovato, la erede universale.
."Un modesto film, questo, costruito secondo l atipica ricetta del poliziesco, o giallo che dir si voglia. La vicenda si svolge in un castello antico e solitario (...) e ha il dono di incuriosire lo spettatore e di riuscire a sorprenderlo colla rivelazione finale: e questo non è poco. Ma dobbiamo aggiungere che in ciò consiste il solo pregio del lavoro, che per tutto il resto - direzione, interpretazione, fotografia - è assolutamente insignificante". (Film, "Il Lavoro", del 5.06.1940).
MUSICA NON ACCREDITATA A PAOLO SALVIUCCI.
Attore | Ruolo |
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Guglielmo Barnabò | Alberto De Meral |
Renato Chiantoni | Truchet |
Giovanni Dal Cortivo | Il Conte De Meral |
Vasco Creti | Giacomo |
Pina Gallini | Maria |
Amina Pirani Maggi | Caterina |
Diego Pozzetto | Mattia |
Ugo Sasso | Isp. Dunois |
Giampaolo Rosmino | Isp. Lasalle |
Gabriella Silves | Olga De Meral |
Carlo Tamberlani | Jean Berry |
Talia Volpiana | Paola |