Ludvik, alto funzionario ministeriale, e sua moglie Anna, tornano a casa da una cerimonia ufficiale. Parlando della serata a Ludvik viene in mente che il suo capo non c'era. L'uomo ne ipotizza l'arresto, temendo di seguire la stessa sorte. Scopre che la casa è piena di microspie e si preoccupa di distruggere documenti compromettenti. Ludvik, sempre più nervoso, finisce per litigare con la moglie. I due si scorticano l'un l'altro rinfacciandosi ambiguità amorose, torti coniugali. Al mattino trilla il telefono: Ludvik è chiamato dal capo del governo, l'hanno fatto ministro.
L'orecchio è il film della paura, 93 minuti di ossessiva spasmodica tensione, dove nel buio anche le cose più familiari, i muri di casa, le suppellettili di ogni giorno hanno apparenze delatorie. (Alberto Pesce, La rivista del cinematografo)
- PRESENTATO IN CONCORSO A CANNES 1990.
Attore | Ruolo |
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Jirina Bohdalova' | Anna |
Radoslav Brzobohaty' | Ludvik |