L'amore tra Luigi e Maria viene contrastato dal padre di lui che vuole fargli sposare una brutta ma ricca zitella e dalla zia di lei che preferisce continuare a spillarle i soldi che guadagna facendo la modista. Quando il padre gli fa credere di essere stato tradito da Maria, Luigi parte per l'America. Maria, disperata, decide di accettare la corte e i soldi del ricco cav. Porretti ma poi lo uccide quando le avances di lui diventano troppo pressanti. Dopo l'arresto e la condanna, Maria viene colta da attacchi epilettici. Preso da rimorso, il padre confessa le sue trame a Luigi che torna dall'America, cerca Maria e la fa curare. E così l'amore trionfa.
"Nella trama di questo film anche le intenzioni appaiono viete e comuni: e la conclusione è degna d'un raccontino per ragazzi, e non per tutti i ragazzi. Si parte dal principio che l'avarizia è un peccato mortale che rende le persone luride e vergognose, e si svolge tutta una serie di scene per dimostrare a cosa può giungere un padre, torturato dall'avarizia, nei riguardi del suo stesso figlio. (...) Talché lo spettatore è tenuto a credere, stando al film, che poiché tutto il male si risolve poi in bene, tanto vale fare il male." (C. Zappia, "Cronache dell'attualità cinematografica", Roma, 10.4.1919)
IL FILM OTTIENE IL VISTO DELLA CENSURA IL 1.10.1918 MA VIEN PROIETTATO A ROMA PER LA PRIMA VOLTA IL 7.4.1919.
Attore | Ruolo |
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Francesca Bertini | Maria Lorini |
Gustavo Serena | Luigi Bianchi |
Franco Gennaro | Padre Di Luigi |
Alfredo Bracci | Va. Porretti |