Il film si sofferma su alcuni aspetti della vita del nostro Paese: la prostituzione, la mafia siciliana, la riforma fondiaria in certe regioni del Sud, ed altri fatti minori della cronaca italiana. Il lavoro si conclude a Nomadelfia, la cittadella di Don Zeno, che, nell'amaro scetticismo dell'intera opera, costituisce l'unico motivo di speranza.
COLLABORATORI (PER SPUNTI GIORNALISTICI): EMILIO RAVEL, GIGI MARSICO, MAURO DE MAURO, ANITA PENSOTTIVOCE: GIANCARLO SBRAGIA.