LA TRAMA DI ISMAEL
Immigrato dal profondo sud, Ismael lavora in una stazione ferroviaria abbandonata a La Louvière, in Belgio. Ismael si occupa del restauro di treni antichi, e svolge il suo lavoro con tenerezza verso i mostri d'acciaio cui dona una seconda giovinezza. L'immigrato custodisce un segreto: firma ogni suo restauro con una minuta calligrafia araba. Sono parole di augurio, di desiderio di viaggi, di nostalgia. Un'opera d'arte all'interno di un'altra opera d'arte.
RECENSIONE
Dalle note di regia: Viviamo le nostre vite in una spirale, ci carichiamo di esperienze per andare sempre avanti, ma il passato non scompare, coesiste con il presente e il futuro, per tramandare una saggezza antica.
CURIOSITÀ SU ISMAEL
PRESENTATO ALL 58° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2001) NWLLA SEZIONE CORTO CORTISSIMO.