Il tagliaerbe, è un film del 1992 diretto da Brett Leonard. Il protagonista della vicenda è l’ambizioso Lawrence Angelo (Pierce Brosnan), scienziato della Virtual Space Industries, che lavora ad un complesso progetto volto a determinare l'influenza della realtà virtuale sulle facoltà intellettive. Quando la batteria di esperimenti fallisce, rendendo violenta la cavia animale, Angelo non si arrende e trova un nuovo soggetto da testare.
Questa volta, contravvenendo ad ogni lecita morale, lo scienziato è deciso a verificare la validità della sua tesi su Jobe Smith (Jeff Fahey), un affascinante giardiniere affetto da ritardo mentale. A causa del suo aspetto, Jobe si è attirato le antipatie del vicinato e si è guadagnato un trattamento violento da parte del prete Francis McKeen (Jeremy Slate) e del benzinaio Jake Simpson.
Come previsto da Lawrence, l’esperimento permette al ragazzo di ampliare a dismisura il proprio quoziente intellettivo, sviluppando anche incredibili doti quali la telecinesi e la telepatia. Con l’aumentare dell’intelligenza, tuttavia, aumenta anche l’aggressività del ragazzo che finisce per sfociare in un feroce istinto di vendetta e violenza. Affetto da un opprimente delirio di onnipotenza, ampliato dall'incapacità di ritrovarsi nel proprio io e nelle nuove facoltà, Jobe commette una serie di atrocità e si rivolta contro il suo stesso creatore. Scienziato e cavia si trovano coinvolti in una corsa contro il tempo tra realtà e mondo virtuale.
La scelta del dottor Angelo ha minato ogni possibilità che Jobe possa recuperare la propria umanità o vi sono ancora speranze?
"Di soggetto non ve n'è molto e la sceneggiatura è assai carente. Anche se ispirato ad un racconto di Stephen King (che però a quanto pare si è poi dissociato), nel film sono reperibili un prete invelenito che prende a cinghiate il giovane tonto: le sostanze psicotropiche, l'intelligenza tecnologica di fine millennio; facoltà mentali intorpidite; le inimmaginabili interpretazioni fra la mente umana e i computer. Molti i dati di fatto già acquisiti e molti del pari quelli in via di esperimenti (assai arditi, si capisce) per presentare una realtà che nel film riesce soltanto ad essere farneticante. Gli effetti speciali non sconvolgenti, tuttavia non brutti, allorchè i miseri corpiciattoli si scompongono in coloratissimi coriandoli vorticanti completano il film." (Segnalazioni Cinematografiche).
La New Line Cinema convinse il regista e la moglie e produttrice Gimel Everett a modificar lo script originale per inserire alcuni rimandi all’omonima opera di Stephen King, della quale la casa cinematografica aveva appena ottenuto i diritti. Lo scrittore fu furibondo nel vedere il suo nome tra i titoli di coda, contestando il fatto che il film si distacca notevolmente dalla sua storia.
I capelli di Jobe Smith sarebbero dovuti essere rossi. Dal momento che l’attore Jeff Fahey avrebbe avuto un aspetto a dir poco innaturale con quella colorazione di capelli, fu scelto di tingerli di biondo.
Attore | Ruolo |
---|---|
Jeff Fahey | Jobe Smith |
Pierce Brosnan | Dott. Lawrence Angelo |
Jenny Wright | Marnie Burke |
Jim Landis | Ed Waits |
Ray Lykins | Harold Parkette |
Rosalee Mayeux | Carla Parkette |
Dean Norris | Direttore |
Austin O'Brien | Peter Parkette |
Jeremy Slate | Padre Mc Keen |
Mike Valverde | Guardia Di Giorno |
Mark Bringelson | Sebastian Timms |
Frank Collison | Guardia Di Notte |
Colleen Coffey | Caroline Angelo |
Troy Evans | Tenente Goodwin |
Stephen Gregory Foster | Letchworth |
Michael Gregory | Capo Della Sicurezza |
Joe Hart | Agente Cooley |
Doug Hutchison | Tecnico Sicurezza |
Geoffrey Lewis | Terry Mckenn |
John Laughlin | Jake Simpson |