LA TRAMA DI IL POZZO DEI MIRACOLI
Una giovane signora per entrare in possesso della cospicua eredità che le ha lasciato il marito deve - in base al testamento - fidanzarsi ufficialmente con uno straccione e, dopo averlo ospitato per tre mesi nella ricca villa del defunto, sposarlo. Il marito ha voluto con tali disposizioni punire la frivolezza mondana della consorte e porla in grado di emendarsi. Per un curioso incidente lo straccione designato dal caso al fidanzamento bizzarro è in effetti un commediografo che, per studiare da vicino i bassifondi, si è travestito da vagabondo. Il giovane, interessato della vicenda, nasconde la propria identità e accetta di buon grado quanto gli si propone. Egli riesce in tal modo a correggere la vedovella di tutti i suoi capricci e, infine, innamorato di lei e ricambiato conclude l'avventura sposandola.
RECENSIONE
"(...) L'amena vicenda, così com''è presentata dal film, ha il torto di non lasciare adito a sorprese giacchè sin dai primi momenti della pellicola si capisce che il simpatico miserabile è un finto straccione e che sarà lui il trionfatore della situazione e il conquistatore della fanciulla. Questa mancanza di imprevisto rende l'avventura un po' pesante e prolissa. Buona la recitazione di Vivi Gioi, di Antonio Centa del Sibaldi, dell'Almirante (...)". (Vice, "Gazzetta del Popolo", 5/4/1941)
SOGGETTO DI IL POZZO DEI MIRACOLI
TRATTO DALLA COMMEDIA OMONIMA DI BRUNO CORRA E GIUSEPPE ACHILLE
INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL POZZO DEI MIRACOLI