LA TRAMA DI IL MOMENTO DELLA VERITÀ
Per fuggire la miseria della campagna, il giovane Miguel giunge a Barcellona, dove tenta i mestieri più diversi. Però ha molta fretta di arricchirsi e scopre che l'unica maniera per farlo è quella di affrontare il rischio dell'arena. Comincia a frequentare una scuola e poi, con raccomandazioni e molto coraggio, affronta il primo toro vero in una corrida di paese. Un impresario nota le possibilità di Miguel e ne fa ben presto un torero affermato. Comincia così la corsa alla ricchezza: Miguel vuole guadagnare il più possibile senza risparmiarsi, e si sottopone ad una serie fitta e spossante di prove. Ormai ha raggiunto la celebrità e l'agiatezza e viene accolto nell'alta società. Miguel comincia a sentire il peso della stanchezza e del destino che ha voluto scegliersi; ma non gli sarà più possibile sottrarsi alla tragica conclusione della sua breve carriera, che verrà stroncata sanguinosamente nel mezzo d'una corrida.
RECENSIONE
"Nell'avvio del film ritroviamo il miglior Rosi, quello che sa far parlare i documenti, cogliendo la realtà con una forza di penetrazione che giunge ad interpretarla nel momento stesso in cui la fissa in immagini di icastica obiettività. (...) Nella prima parte i colori sono smorzati (...) nella seconda, invece, (...) si fanno squillanti (...). Non mancano commistioni di tono fra l'una e l'altra parte (...) la differenza c'è, e piuttosto evidente. In conclusione si può parlare di un film a due facce, ognuna delle quali presenta valori notevoli, che però non giungono a fondersi in sostanziale armonia." (Sandro Zambetti, 'Cineforum', 45, maggio 1965)
CURIOSITÀ SU IL MOMENTO DELLA VERITÀ
- PRESENTATO AL FESTIVAL DI CANNES (1965).
- DAVID DI DONATELLO 1965 PER LA MIGLIOR REGIA A FRANCESCO ROSI.
- IL REGISTA USERA' PARTE DEL GIRATO PER UNA SERIE DI TRASMISSIONI TELEVISIVE.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL MOMENTO DELLA VERITÀ
PREMI E RICONOSCIMENTI PER IL MOMENTO DELLA VERITÀ
David di Donatello - 1965
Ecco tutti i premi e nomination David di Donatello 1965
- Premio miglior regista a Francesco Rosi