LA TRAMA DI IL MIGLIORE DEI MALI
Il Migliore dei Mali, il film diretto da Violetta Rovetto, si svolge nell’estate del 1997.
Un gruppo di cinque adolescenti, Milo (Niccolò Bizzoco), Michelangelo (Riccardo Antonaci), Neri (Andrea Arru), Dante (Matteo Ferrara) e Ettore (Giuseppe Pallone), appena arrivato in città con la madre, si ritrova coinvolti nella misteriosa scomparsa del cane Icaro. Le indagini li conducono ad Agostino Zaira (Pietro Ragusa), un vecchio e solitario vicino di casa che sembra nascondere qualcosa.
La sua oscura presenza, così come il suo rapporto con la fabbrica locale, la Termaranto, è al centro di un intrigo che si intreccia con le vite dei ragazzi. I cinque amici sono segnati da difficoltà familiari e traumi personali. Molti di loro hanno perso una persona cara, mentre Dante è l'unico a vivere una situazione apparentemente stabile. Tuttavia, i suoi genitori sono coinvolti in un'indagine sotto copertura legata a strani decessi che sembrano tutti riconducibili alla fabbrica. La Termaranto, oltre a essere la principale fonte di lavoro per la comunità, è anche una minaccia invisibile. Le sue esalazioni tossiche hanno avuto effetti devastanti sulla salute degli operai, ma sembrano aver conferito ai ragazzi poteri misteriosi e sovrannaturali.
Ognuno di loro, ignaro dei poteri degli altri, cerca di nascondere la propria verità...
CURIOSITÀ SU IL MIGLIORE DEI MALI
Opera prima di Violetta Rovetto, nota su YouTube come Violetta Rocks, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Josella di Porto e Tommaso Santi.
Il film è liberamente tratto dalla miniserie "Il migliore dei mali - L’uomo di latta", scritta dalla stessa Rovetto, graphic novel pubblicata nel 2019 da Shockdom che ha portato nel panorama fumettistico italiano un’opera diversa dalle altre e per nulla scontata, con tematiche caratterizzate anche dal forte impatto sociale.
Il migliore dei mali arriva al cinema dopo essere stato presentato come evento speciale al 34° Noir in Festival.
