LA TRAMA DI IL MAGO DI LUBLINO
Nella Polonia del primo novecento vive e lavora Yasha Mazur, funambolo, prestigiatore e illusionista, convinto, un giorno, di riuscire a volare. Ha molto successo sia con il pubblico che con le donne. Pur essendo sposato con Esther, che non gli ha dato figli, frequenta la prostituta Zeftel ed ha relazioni con altre donne. Ma l'agognato contratto con il massimo teatro della capitale - dove ha promesso un numero fantasmagorico: il volo - si trasformerà nell'inizio della sua fine.
RECENSIONE
"Il film è tratto dal romanzo omonimo dello scrittore yiddish Isaac Bashevis Singer, cui, nel 1978, è stato attribuito il Premio Nobel per la letteratura. Anch'esso, come tutta l'opera di Singer, è ambientato nel mondo degli ebrei polacchi, di cui 'mette in risalto il particolare impasto di religiosità e interessi terreni e familiari'. Come ha scritto Angela Bianchini, è un romanzo a sfondo folcloristico, un impasto di realismo e di fiaba 'tipico degli scrittori yiddish dell'Europa orientale'. I succhi più autentici del testo letterario sono andati perduti nella trasposizione cinematografica che ne ha fatto il regista israeliano Menahem Golan, il quale ha scelto la strada più facile del grande spettacolo tradizionale, costruito con ricchezza di mezzi e con l'impiego di interpreti dal mestiere ineccepibile. Sotto questo aspetto, anche il film lo è: per la validità delle scenografie, l'attenta ricostruzione di un mondi scomparso, l'appariscente caratterizzazione di personaggi, il sostenuto ritmo narrativo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 89, 1980)
SOGGETTO DI IL MAGO DI LUBLINO
ROMANZO OMONIMO DI ISAAC BASHEVIS SINGER
INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL MAGO DI LUBLINO