Marco e Bruno sono fratelli che, sino all'immediato dopoguerra, sono vissuti abbastanza vicini nonostante che il secondo, maggiore in età, dimostrasse un fastidiosa superiorità. Entrambi registi cinematografici e politicamente impegnati, i due si sono staccati durante un periodo di crisi ideologica, nel corso della quale hanno scelto posizioni diverse; nel medesimo tempo Marco ha abbandonato il cinema ove Bruno, invece, è divenuto famoso. La vicenda inizia mentre Bruno, insicuro di tutto, si è dato con insuccesso all'insegnamento in una scuola media di borgata; e, inoltre, separato dalla moglie, tiene una relazione piuttosto burrascosa anche con la polacca Grazyna. Avendo saputo dai giornali che Bruno è stato ricoverato in clinica, Marco accorre con la speranza di riprendere contatto con lui e con la cognata Rita. Viene incaricato dal malato di portare a termine un suo film; ma trova ostacoli nel produttore. Quando pensa finalmente di avere trovato la strada per intraprendere nuovi rapporti con il fratello e con gli alunni, Marco trova Bruno morto e gli alunni indifferenti. Gli è di consolazione soltanto la vicinanza di Grazyna.
...il film vuole essere una pubblica riflessione sul ruolo dell'intellettuale ma soprattutto sui legami che uniscono e allontanano le persone, inutilmente appesantito, però, da un dialogo insistito e ridondante (P.Mereghetti - Dizionario dei film).