Oronzo Musumeci, figlioccio del capomafia italo-americano don Vincenzo Russo, viene inviato dall'America in Sicilia, ospite di don Salvatore Trizzino, perché perda, alla sua scuola, il vizio di andare a caccia di gonnelle e si trasformi, invece, in un vero "uomo d'onore". Grazie alla sua abilità e al fascino di cui è dotato, Oronzo sale sempre più in alto nella stima di don Salvatore, che è padre di due belle figliole, Onesta e Apollonia. Sposa sfortunata (ben quattro mariti ha perduto, uccisi sul sagrato della chiesa subito dopo le cerimonie nuziali) Apollonia si innamora, ricambiata, di Oronzo, suscitando la gelosia di Petruzzo, braccio destro di don Salvatore e innamorato senza fortuna della ragazza. Fallito un tentativo di intrappolare il giovane, costringendolo a sposare Onesta, Petruzzo informa don Salvatore della pretesa di Oronzo alla mano di Apollonia. Il boss, però, apprezza molto il giovane e decide di non fargli fare la stessa fine dei precedenti mariti della figlia. Le nozze hanno dunque luogo e a Petruzzo non resta che lo scorno.
Sciatteria e povertà di trovate caratterizzano questo film, parodia del genere "mafioso". Incentrato sulla figura di un quasi farsesco seduttore, nonostante allusioni alquanto pesanti, esso si mantiene generalmente nei limiti della correttezza. (Segnalazioni Cinematografiche).