"Spettacolare (nella prima mezz'ora e nell'ultimo quarto d'ora) antiquato e ingenuo kolossal giudiziario-marinaro, vacillante più per demerito di sceneggiatori esageratamente retorici che per l'infuriare degli elementi. Lo stanco Gary Cooper, al penultimo film, si batte come un leone (sfiatato) sulla tolda e in aula senza riuscire a salvare un personaggio che De Amicis avrebbe rifiutato per eccesso". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 14 maggio 2003)