Uno scapolo, piuttosto maturo ma ugualmente buontempone per ottenere dalla ricca sorella che vive in America larghe sovvenzioni, ha inventato l'esistenza di tre figliuoli. Quando la sorella preannuncia il suo improvviso arrivo, lo scapolo si rivolge ad alcuni vagabondi perché interpretino la parte di suoi figliuoli. Costoro, che sono in fondo dei bravi ragazzi, riescono felicemente nell'impresa tanto che, quando la signora americana viene a conoscenza dell'inganno, li perdona volentieri e li conduce con sé oltre Oceano.
" (...) Il film in verità risulta piuttosto modesto come fantasia di piccole risoluzioni e di trovate, che spesso sono un po' di seconda mano e quindi non raggiungono gli effetti voluti. Molta musica e molte canzoni cantate da Estrellita Castro animano per lo meno fonicamente il lavoro. Buona la parte scenografica e la fotografia. Regia alquanto incolore di Benito Perojo". (G. Isani, "Cinema", n. 90, del 25.03.1940).
TRATTO DAL DRAMMA "LOS HIJOS DE LA NOCHE"
Attore | Ruolo |
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Hortensi Gelabert | Donna Irene |
Emilio Garcia Ruiz | "Gambelunghe" |
Valter Grant | Giulio |
Giovanni Grasso | Tabernero |
Miguel Ligero | Currichi |
Livia Minelli | Maria |
Estrellita Castro | Inglesita |
Pedro Fernandez Cuenca | Il Maggiordomo Severo |
Julio Peña | Piruli |
Bianca Pozas | La Cuoca |
Alberto Romea | Don Francisco |
Lily Vincenti | Charo |