Cinque sensi, cinque personaggi alla ricerca di una relazione umana stabile ed una bambina scomparsa che cattura l'attenzione di pubblico e media. Ruth è una fisioterapista che vuole recuperare il senso del tatto. Poiché si sente colpevole della scomparsa della bambina, fa amicizia con la madre di questa. Questa esperienza le consente di riavvicinarsi alla figlia Rachel. Robert è un uomo ironico che decide di analizzare il proprio passato sentimentale interrogando i vecchi amori. Lasciandosi guidare dall'olfatto affronta una nuova relazione con una giovane coppia. Rona è una decoratrice di torte che vuole sviluppare il gusto. Rona è seguita in Canada da Roberto, un italiano conosciuto in vacanza, che tenta di farla innamorare prendendola per la gola. Richard, un oculista francese, sta diventando sordo e deve imparare un nuovo modo per sentire.
"Ogni tanto arriva un film diverso, che riesce a parlarti dei rapporti umani, dei dubbi, delle illusioni e delusioni, con una grafia semplice di espressioni, con un taglio di immagini che ti porta dentro ai personaggi. Che sono cinque, in panne emotivamente, come i sensi cui si applicano per risolvere crisi temporanee o passeggere, uniti da un'unità di luogo, tutti nella bella casa davanti a un parco dove si è persa una bambina. Ma questo elemento thriller è invece solo quello che Hitchcock chiamava il finto scopo. Perché la vera intenzione del regista canadese Jeremy Podeswa, uno che sa inquadrare l'invisibile, è quella d'esplorare l'inconscio, mettendolo a confronto col quotidiano: chi con l'olfatto registra gli amori, chi sta per perdere l'udito, chi si esercita in voyeurismo, chi col massaggio usa il tatto, chi il gusto. Una visita guidata in tante forme diverse di solitudini che trovano una risposta nella consapevolezza o nella speranza. Il bello di questa storia collettiva, così ben recitata da tutti con misura e naturalezza, complementare a 'Magnolia' ma meno biblica, è che riesce a recapitare in platea, senza far la morale, un messaggio vissuto di fiducia negli altri e nel mondo". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della sera', 3 giugno 2000)."Raffinato e ambiguo, sinuoso e misterioso, intelligente e un po' lezioso. .... Podeswa intende parlare dei rapporti umani sempre più difficili, dei devastanti dubbi legati all'età e alle propensioni, delle illusioni che rendono i nostri stentorei progetti a lungo termine e le nostre "divise" indossate soprattutto a da uso e consumo degli altri; e il bello è che riesce a farlo grazie a inquadrature lineari, a tagli sofisticati d'espressione, a scorci tanto fulminei quanto toccanti." (Valeria Caprara, Il Mattino, 12 giugno 2000)"Si può prendere una storia intrecciata e complessa come 'Magnolia' dalla parte dei cinque sensi? Il canadese Jeremy Podeswa ha scritto e diretto un tentativo riuscito di esplorazione dei confini del cinema, un mezzo che può spingersi con la visione e il suono, la vista e l'udito, a evocare i sensi preclusi. Nell'alchimia ragionata di questi sentieri audiovisivi sentiamo l'acqua e il sapore del pan degli angeli. E partecipiamo ai sentimenti prendendoli passo dopo passo dalla parte delle sensazioni fisiche. Un film molto amato ai festival, fin dall'esordio al Sundance. Occasione da non perdere". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 3 giugno 2000)
Attore | Ruolo |
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Marco Leonardi | Roberto |
Gabrielle Rose | Ruth |
Daniel MacIvor | Robert |
Mary-Louise Parker | Rona |