Flora, il film documentario di Martina De Polo, scritto insieme ad Alex Scorza, è il racconto in prima persona di Flora Monti, una tra le più giovani staffette partigiane della Resistenza Italiana che, a soli 12 anni, decide di schierarsi contro il nazifascismo e consegnare segretamente messaggi alle varie cellule della Resistenza sparse nella zona dell’Appennino tosco-emiliano. Nel 1944 gli americani la salvano insieme alla sua famiglia e ha così inizio un viaggio che li porterà in quello che allora era il più grande campo profughi d’Italia: Cinecittà.
La regista ha deciso di trasporre cinematograficamente la storia di Flora mescolando realtà e finzione attraverso l’impiego di diversi registri stilistici: intervista in studio, contestualizzazione storica con ricostruzioni in studio e in esterna, proiezioni sui corpi degli attori e il videomapping. Quest’ultimo è stato realizzato grazie al supporto di Bloomik, collettivo di artisti della post-produzione che ha agito partendo da immagini di repertorio fornite dall’UNICEF per realizzare delle proiezioni che si fondessero al meglio con gli elementi architettonici delle ambientazioni (come Piazza della Signoria a Firenze o Cinecittà a Roma).
Le scene con gli attori sono state realizzate insieme alla Fraternal Compagnia, associazione che da anni porta la commedia dell’arte in giro per il mondo. I suoi membri vengono mostrati all’interno di un limbo nero e con indosso le maschere tipiche di questa forma di spettacolo, creando un sentimento straniante e onirico rispetto alla scena.
Attore | Ruolo |
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Flora Monti | se stessa |
Deina Palmas | Flora da giovane |