Franco Melis, un attore comico affermatissimo per le sue prestazioni a basso profilo culturale, superati i quarant'anni ha quasi improvvisamente perso interesse presso quello stesso pubblico che precedentemente lo osannava. Ha trascorso gli anni del successo voracemente, sperperando i lauti guadagni in ogni genere di bagordi nella maniera più sfrenata e scervellata, come se la sua buona fortuna non dovesse mai aver fine, sempre più staccato dalla famiglia e dagli amici più cari, spesso irreperibile o irraggiungibile. Ora, nella più completa solitudine e senza denaro, è depresso: gli rimane solo fedele il suo manager, Renzo Polpo, che l'aiuta e cerca di fargli coraggio. Improvvisasemente gli viene offerta una parte di rilievo in un film senza pretese, diretto da un regista esordiente: deve interpretare un ruolo drammatico lontano dalle interpretazioni comiche che gli hanno dato notorietà. Incoraggiato dal fedele agente, Franco, pur riluttante, finisce per accettare. Contro ogni previsione il film viene selezionato per la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Franco si rianima: accompagnato dal suo agente e dalla bionda Alexandra in funzione di "accessorio", giunge all'Excelsior, il prestigioso hotel adiacente alla Mostra, inebriato di presunzione e di illusioni, senza neppure accorgersi che l'assedio dei fotografi, l'interesse effimero, i sorrisi e le ipocrisie di quell'ambiente scintillante e fatuo in realtà lo ignorano: lo nota il suo agente che, impietosito, evita di disilluderlo. Franco, sempre più euforico, comincia a credere che conseguirà quanto meno il premio per la migliore interpretazione tanto più che ha un amico nella giuria; sperpera, così, denaro in cene, telefonate, regali. La sera della premiazione ha un'ultima delusione: il premio per la migliore interpretazione viene assegnato ad un altro attore. Unica consolazione: ritrova il proprio nucleo familiare.
Festival è soprattutto la scoperta (o, per chi capisce qualcosa di recitazione, la conferma) che Boldi è sotto sotto un commediante dotatissimo; sommesso, vulnerato, diffidente, scafato, immerso nello sforzo doloroso di rimettere insieme i pezzi della propria vita, il suo personaggio è tanto vero che magari alcuni trascureranno di attribuirne il merito alla bravura dell'attore. Né gli interpreti che lo confortano sono da meno: primo fra tutti Gianni Cavina, un samaritano da Premio della Bontà; e poi Isabelle Pasco, sgallettata che sembra uscita dalla cronaca; e l'intensa Margaret Mazzantini, dolente e pungente consorte; e Alberto Di Stasio, ambiguo amico-nemico nella giuria. (Corriere della Sera, Tullio Kezich, 26/9/96)
REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1996
Attore | Ruolo |
---|---|
Massimo Bonetti | Pigi |
Massimo Boldi | Franco |
Alberto Di Stasio | Leo Cordio |
Lorenzo Flaherty | Elio |
Irene Grazioli | Elisabetta |
Franco Mariotti | Se Stesso |
Cinzia Monreale | Gea Calo' |
Margaret Mazzantini | Carla |
Elide Melli | Nina |
Isabelle Pasco | Alexandra |
Gianni Cavina | Renzo Polpo |
Paola Quattrini | Mirna |
Andrea Scorzoni | Pierannunzio |
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1997