In un manicomio isolato vivono per tutto l’anno cinquanta uomini, che trascorrono i loro giorni rinchiusi in un piano dell’edificio. Gli uomini hanno rari contatti con il mondo esterno, perfino con l’équipe medica. Ciascuno di essi è stato internato per motivi diversi: hanno problemi psichiatrici, hanno ucciso qualcuno, oppure hanno fatto irritare qualche funzionario locale. Una volta ricoverati, gli uomini condividono la stessa vuota quotidianità. Camminano lungo lo stesso corridoio chiuso con sbarre di ferro e cercano il calore umano tra i loro compagni di sofferenza.
Presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2013.