Gli attori entrano in scena vestiti da prigionieri, portando sulle spalle delle barre di ferro con cui costruiranno la gabbia in cui sono imprigionati. Fa il suo ingresso anche il regista teatrale Ghassan Gibai che chiede agli attori di prepararsi per la prova della scena della "tortura". Lo spettacolo si basa su una sua pièce scritta mentre era in carcere. In Siria, ancora oggi, molti vengono imprigionati per i reati di opinione. Lui, dopo vari anni di detenzione ha pubblicato una raccolta di racconti. Gibai arresta le prove, si avvicina all'operatore e, guardando in macchina, racconta una parte della sua esperienza di prigioniero. Ricorda, presenta i suoi compagni, illumina il mondo delle carceri. Poi torna al presente e ricomincia a seguire le prove. Intanto un'altra madre attende che il figlio venga liberato...
- HANNO PARTECIPATO AL FILM GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI ARTI DRAMMATICHE DI DAMASCO.- I DISEGNI DEI TITOLI DI TESTA SONO DI YUSSEF ABDELKE'.- LA IV EDIZIONE DELL'INFINITY FESTIVAL (2005) HA DEDICATO UNA RETROSPETTIVA ALL'AUTORE SIRIANO MOHAMMAD MALAS.
RACCONTO OMONIMO DI GHASSAN GIBAI
Attore | Ruolo |
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Ghassan Gibai | Se Stesso |